Mi piace immergermi nelle letture del collezionista scrittore
Tomeu " ToMeu Punt ES " perchè per me che sono un fumatore di pipa ed un umile artigiano che ne crea per amore e per passione, sono minuti che divengono ore di fonte di ispirazione e di punti di riflessione.
Nel ringraziarlo, ripropongo qui un suo cenno storico scritto il 13 Gennaio 2020 sul Purpetua et firma libertas " la compagnia del Tabacco ", riguardante cinque artigiani che hanno segnato proprio con la loro passione il solco della strada nel mondo del fumo lento.
TOMEU:
" C'è una foto che, quando l'ho vista per la prima volta, ha catturato la mia attenzione:
Sarà degli ultimi anni '70 o dei primi anni '80 e ritrae cinque protagonisti del mondo della pipa italiana. Sicuramente è stata scattata a Roma.
Andiamo con ordine e iniziamo con l'uomo che è in ginocchio davanti agli altri: è Giorgio Musicò, all'epoca direttore del negozio Carmignani con sede a Roma e dedicato al commercio di tabacco e pipa. Era l'evento di inizio commercializzazione di pipe con marchio proprio.
Tra il 1975 e la fine del 1979 quelle pipe furono realizzate da un giovane Fritz Becker e contrassegnate come "Carmignani Roma"
Il signor Becker appare nella foto, ma in seguito parleremo a che di lui.
In piedi, partendo da sinistra, abbiamo Munalli. Con baffi folti e occhiali scuri, non si sa nulla di lui: né il suo nome, né gli anni in cui ha lavorato, né le pipe che ha realizzato. Le pipe contrassegnate col suo nome sono una rarità, anche se si dice che le pipe contrassegnate con "Munalli" siano state effettivamente realizzate da Musicò
Il secondo in piedi a sinistra, con barba e cravatta, è Francesco Di Mento. Da ufficiale della Marina mercantile italiana viene assegnato in Sardegna, dove inizia a lavorare la radica per hobby e finisce per vendere alcune delle sue pipe, che firma come "Vascello" e "Sarda a Mano". Sul bocchino portano il disegno di un "mezzo marinaio", un attrezzo a forma di uncino usato per arpionare e recuperare cose cadute in mare.
È morto nell'aprile 2006.
Il terzo signore in piedi, con i capelli bianchi, gli occhiali e la pipa in bocca, è Fritz Becker, di cui abbiamo parlato all'inizio. Nato in una famiglia ebrea a Vienna nel 1921, arrivò in Italia, fuggendo dal nazismo. Dopo aver venduto le sue prime pipe marcandole per il negozio Carmignani, dal 1979 decide di marchiarle con il suo cognome.
L'ultimo personaggio nella foto, in piedi a destra, è Baldo Baldi. Sicuramente il più prestigioso di tutti, con il perdono del signor Becker. È considerato un vero e proprio artista e si dice che lavori meticolosamente dall'alba al tramonto dedicandosi alla sua passione.
Durante lo scorso 2019 ho incorporato una moltitudine di pipe straordinarie nella mia collezione, ma quelle di cui sono più contento sono queste cinque di cui ho postato le foto. Acquistate da una persona a Madrid che vendeva le pipe ereditate da uno zio, mi fanno supporre che questi conoscesse Giorgio Musicò e il negozio Carmignani, e probabilmente anche alcuni di quegli artigiani che gli gravitavano intorno.
fine 1970, inizi '80 il made in Italy
Giorgio Musicò
Munalli
Francesco Di Mento
Fritz Becker
Baldo Baldi
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