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Immagine del redattoreFlorindo Formichetti

Mastro Rudy Artigiana http://florindoformichett.wixsite.com/mastrorudyartigiana

Sulla pipa...



La pipa è uno strumento antico costruito dall’uomo primitivo probabilmente quando dopo la scoperta del fuoco imparò a dominare questo elemento. Provenendo dal cielo pensò che il fumo, diretta conseguenza del fuoco, respirato entrasse in contatto con l’intimità della propria anima ed elevandosi in cielo potesse in qualche modo portare messaggi alla divinità. Ogni civiltà in ogni angolo della terra ha sviluppato modi e materiali diversi molti dei quali ancora oggi sono in uso: la zucca calabasch, il narghilè, il calumet, le pipe in radica, di erica arborea, di schiuma e tanti altri materiali e forme diverse. Con la conquista dell’America e l’introduzione in Europa del tabacco si scoprì il piacere del fumo e si perse l’aspetto rituale che rimase in uso solo presso alcune popolazioni del nuovo continente e dell’Africa. Nonostante il piacere del fumo abbia soppiantato l’aspetto rituale, mi piace pensare che ancora oggi qualcosa di quest’ultimo sia rimasto nel moderno fumatore di pipa. Caricare la pipa con cura, l’accensione, la pulizia al termine di ogni fumata, sono gesti che ci fanno capire che fumare la pipa non è un vizio ma una vera ricerca del piacere ed è per questo che un buon fumatore di pipa non fuma comunque ed ovunque ma sceglie il momento più adatto. Ogni momento avrà una sua pipa poiché ognuna gli donerà emozioni e sensazioni diverse.

Il neofita non fumerà più di una volta al giorno perché il suo palato non sarà abituato e rischierebbe di scottarsi la lingua alterando così il gusto della fumata, inoltre la sua unica pipa fumata più volte durante una giornata si caricherebbe di umidità compromettendo quindi le fumate successive.

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